Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 di Beethoven e la 'Pathétique' di Tchaikovsky

Lo spettacolo

Il giovane pianista austriaco Lukas Sternath debutta nella Sala Grande con l'imponente Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, noto anche come "Concerto dell'Imperatore". Dopo l'intervallo, la Sinfonieorchester Wuppertal guidata dal direttore principale Patrick Hahn eseguirà la malinconica Sesta Sinfonia di Tchaikovsky, l'ultima opera completata del discusso compositore russo.

Lukas Sternath brilla nel Concerto dell'Imperatore di Beethoven
Il pluripremiato Lukas Sternath ha cantato per anni con il famoso Vienna Boys' Choir, ma il musicista viennese ha poi optato per la carriera di pianista. Dopo il suo debutto in Sala Piccola nella serie Rising Stars, segue ora la sua prima in Sala Grande. Sui leggii c'è l'imponente Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven. Il soprannome "Concerto dell'Imperatore", riferito a Napoleone, non è proprio di Beethoven, ma ben si adatta alla grandiosità e al carattere eroico del concerto. Musica avvincente con un movimento centrale splendidamente meditativo.

La famosa "Pathétique" di Tchaikovsky
La Sesta Sinfonia di Tchaikovsky, soprannominata "Pathétique", ha un movimento finale struggente e minaccioso che suona come un saluto di addio al mondo. Ma se Čajkovskij non fosse morto improvvisamente, nove giorni dopo la prima, ascolteremmo questa musica in modo diverso? In ogni caso, egli stesso era molto soddisfatto del risultato di quella che alla fine sarebbe stata la sua ultima composizione: "In questa sinfonia ho messo, senza esagerare, tutta la mia anima… La considero la migliore, ma soprattutto la più sincera di tutte le mie opere". Guidata dal giovane e promettente direttore principale Patrick Hahn, la Wuppertal Sinfonieorchester apre il programma con la versione orchestrale di D'un matin de printemps di Lili Boulanger.